Non si tratta certo di aver raggiunto l’apice della notorietà tuttavia l’essere motivo di interesse di un quotidiano come l’Avvenire, da sempre vicino alle famiglie e che cerca di divulgare verso di esse tanto le innovazioni tecnologiche quanto quelle sociali, ci ha riempito sicuramente di orgoglio e spinto ad una riflessione più ampia. Rileggendo l’articolo pubblicato il 2 dicembre scorso abbiamo messo ulteriormente a fuoco due cose. Il fenomeno delle startup interessa sempre più la generalità del pubblico e spesso si rende necessario ricordare e spiegare che non si tratta di esperimenti strampalati o divertissement di un gruppo di professionisti ma di aziende vere e proprie, con tutte le complessità che appunto un’azienda, in Italia, è tenuta ad affrontare. L’altro aspetto è che forse c’è un bisogno represso di informazione non solo sulle tecnologie in generale ma di come esse possano fare il miracolo (ce lo perdoni L’Avvenire…) di essere italiane e tecnologiche, digitali e utili e magari anche semplici da utilizzare, funzionali a risolvere un problema delle piccole come delle grandi realtà ed avere dei luoghi che “comunicano” qualcosa all’individuo.
Ringraziamo dunque nuovamente il quotidiano Avvenire per l’interessamento rivolto ad Hendo ed alla soluzione Beekon. Siamo entusiasti dei feedback positivi che stiamo ricevendo, a conferma della bontà del progetto e del lavoro portato avanti in questi due anni incubati presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo di Lazio Innova.